martedì 7 febbraio 2012

Tutto comincia con una interruzione

Come da titolo, citazione tratta dalla prima pagina del libro "Mr. Gwyn" di Alessandro Baricco, letta giusto un paio di mesi fa, quando il corso degli eventi mi ha portato in una delle capitali più belle ed accoglienti d'Europa. Madrid. Ma non siamo qui per parlare del passato, bensì concentriamo l'attenzione sull'interruzione, ma soprattutto.. Sull'inizio.. Un nuovo inizio.

Tutto in questo blog parla di presente e futuro, di cambiamento, cammino, evoluzione..a partire dall'url: dustbowl66, passando per lo sfondo con la mitica e storica Highway 66.

Il Dust bowl è un disastro ecologico, accaduto attorno agli anni 30 negli U.S.A. e in Canada, consistito in tremende tempeste di polvere che si abbattevano sulle città, e che costrinsero in quegli anni centinaia di migliaia di americani, dal Texas, Oklahoma, Kansas, a fuggire verso Ovest in cerca di lavoro e fortuna.. Il dust bowl rappresenta metaforicamente il nostro punto di partenza.. La nostra interruzione. Una serie di sconvolgimenti che stravolgono il senso stesso delle cose, della vita, che portano inevitabilmente a fermarsi, e riflettere su certezze che credevamo di avere e che sembrano perdere corpo e sostanza, e sulla necessità di abbandonare le catene del pensiero, dimenticare.
I maestri Zen insegnano che per imparare la mente ha bisogno di essere pura, vuota.. Come un foglio bianco, per poterci scrivere sopra. E così decido di rimettere tutto, tutta la mia vita, tutte le mie certezze in discussione..e come gli Okies, vedo una strada.. La mia strada.. Una strada che forse farà la mia fortuna, forse no.. Non lo posso sapere come non potevano saperlo quegli americani che si avventurarono lungo le 2.347 miglia della U.S. Route 66, quella strada divenuta quasi leggenda, che da Chicago conduce a Los Angeles, attraversando da est a ovest metà degli Stati Uniti. Una strada così lunga, in alcuni punti tanto pericolosa da essere definita "strada della morte", che attraversa culture e paesaggi così diversi tra loro...quale metafora migliore se non questa per definire la vita che cambia continuamente, ma va sempre avanti?

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