sabato 24 marzo 2012

Running liberatorio, e lounge del venerdì


Corri. Corri. Corri, e corri ancora. Metro dopo metro, respiro dopo respiro, battito dopo battito, con l'adrenalina che scorre nelle vene, e la musica dei The Verve, che dopo 15 anni continuano a far sognare.

Trasportato dalle note di "Lucky Man" mi sento veramente un uomo fortunato. Fortunato perché sento di volermi veramente bene, di sentirmi vicino a me stesso. Corro, la voce elettronica mi dice che sto andando a circa 8 km/h. La rabbia da sfogare è tanta, e ogni metro percorso cura, purifica, cicatrizza, consolida. Ogni metro un obiettivo. Lo raggiungo, lo supero e penso già al successivo. E mi sento sempre più padrone della mia psiche. Recupero il controllo che forse negli ultimi tempi avevo perduto. Certo, una corsa non basta a diluire le tensioni di una settimana al lavoro passata nella solita gabbia, solo, staticamente davanti a uno schermo quadrato, tra carte e conti.


Ma una corsa è più che sufficiente a farti sentire ancora vivo.

venerdì 9 marzo 2012

Riposa


Tu,
che nel tuo dolce
e sopito sospirare,
viaggi volando
in universi incantati,
assorbi in un attimo
la dolcezza di un’eternità.

Riposi,
adagiata su petali di rose
le tue membra,
e in un pudico e casto silenzio
preservi il tuo spirito.

Oh, quale indimenticabile sogno,
quale esaltante bellezza,

quale irripetibile serenità…

Alba



Vedo dalla mia finestra
un’odissea di colori.

Nel cielo,
soffici nuvole
passeggiano insieme
illuminate dalla Stella.

Un tripudio di colori
si apre ai miei occhi:
dall’arancione, al rosso, al fucsia;
è l’alba.

I colori del cielo
risvegliano in me
una nuova vita;
la mia anima si espande.

La luce della vita
spacca le tenebre
e prorompe nel cielo
come un’immensa esplosione.

Il sole splendente
sale piano piano,
e la città tutta
si risveglia.

È l’inizio
di un nuovo giorno.