sabato 25 febbraio 2012

Chi va avanti.. E chi si ferma a metà del viaggio.

Error 404: page not found. Tipico messaggio di errore con cui i nostri browser spesso ci sorprendono quando stiamo cercando qualcosa in rete. Spesso magari quando ciò che cerchiamo è importante e urgente.

E spesso capita anche con le persone. L'incomprensione. La sensazione di parlare con qualcuno e capire che quello che cerchi di spiegargli è come una query di ricerca che nel suo cervello non trova riscontri. Not found.

Capita che una sera sei fuori con gli amici, e ad un certo punto è come se tutti i suoni intorno a te divenissero sfumati e si abbassassero di volume, e le persone che ti circondano si trasformassero in un'unica massa informe nella foschia. E una voce echeggia profonda nella testa: "ma cosa ci sto a fare qui?"

lunedì 13 febbraio 2012

Passato, Presente, Futuro..

Mi ritrovo nuovamente qui. In questo nuovo angolo di mondo, un mio angolo personale, la zona Kris, off-limits per chiunque, un po' come l'Area 51. Un paragone accettabile, si. E come nell'Area 51 qui mi occupo di nuove scoperte su di me, entro nel mio Io più profondo e nascosto, e indagando cerco di coglierne l'essenza, attraverso una ricerca direi quasi scientifica. Un luogo di mistero e di segreti celati al mondo, a chi mi conosce ma non mi conosce, agli ALTRI, questa massa, entità informe a cui è possibile solo dare un nome collettivo, in cui nessuno spicca o si distingue in qualche modo se non giusto un paio di individui selezionati, e speciali. I miei migliori amici.

martedì 7 febbraio 2012

Tutto comincia con una interruzione

Come da titolo, citazione tratta dalla prima pagina del libro "Mr. Gwyn" di Alessandro Baricco, letta giusto un paio di mesi fa, quando il corso degli eventi mi ha portato in una delle capitali più belle ed accoglienti d'Europa. Madrid. Ma non siamo qui per parlare del passato, bensì concentriamo l'attenzione sull'interruzione, ma soprattutto.. Sull'inizio.. Un nuovo inizio.

Tutto in questo blog parla di presente e futuro, di cambiamento, cammino, evoluzione..a partire dall'url: dustbowl66, passando per lo sfondo con la mitica e storica Highway 66.

Il Dust bowl è un disastro ecologico, accaduto attorno agli anni 30 negli U.S.A. e in Canada, consistito in tremende tempeste di polvere che si abbattevano sulle città, e che costrinsero in quegli anni centinaia di migliaia di americani, dal Texas, Oklahoma, Kansas, a fuggire verso Ovest in cerca di lavoro e fortuna.. Il dust bowl rappresenta metaforicamente il nostro punto di partenza.. La nostra interruzione. Una serie di sconvolgimenti che stravolgono il senso stesso delle cose, della vita, che portano inevitabilmente a fermarsi, e riflettere su certezze che credevamo di avere e che sembrano perdere corpo e sostanza, e sulla necessità di abbandonare le catene del pensiero, dimenticare.
I maestri Zen insegnano che per imparare la mente ha bisogno di essere pura, vuota.. Come un foglio bianco, per poterci scrivere sopra. E così decido di rimettere tutto, tutta la mia vita, tutte le mie certezze in discussione..e come gli Okies, vedo una strada.. La mia strada.. Una strada che forse farà la mia fortuna, forse no.. Non lo posso sapere come non potevano saperlo quegli americani che si avventurarono lungo le 2.347 miglia della U.S. Route 66, quella strada divenuta quasi leggenda, che da Chicago conduce a Los Angeles, attraversando da est a ovest metà degli Stati Uniti. Una strada così lunga, in alcuni punti tanto pericolosa da essere definita "strada della morte", che attraversa culture e paesaggi così diversi tra loro...quale metafora migliore se non questa per definire la vita che cambia continuamente, ma va sempre avanti?